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- Paolo Tizzanini - TommasoFarina.com
- l’Oste Custode del Valdarno

- Rieccomi qui, nuovamente a raccontare le ghiotte esperienze toscane. In attesa del resoconto approfondito delle mie sortite da Dario Cecchini, che richiederanno numerosi post e, lo sento, susciteranno numerosi commenti, potete gustarvi anche molto altro. Per esempio, la cucina del corsaro baffuto qui sopra: si tratta di Paolo Tizzanini, chef e gran patron dell’Osteria dell’Acquolina a Terranuova Bracciolini (Arezzo). L’avevo conosciuto l’anno scorso a Pietrasanta, e da allora mi ero ripromesso di fare una comparsata nella sua ruspante osteria, uno dei punti di riferimento del Valdarno culinario. Sicché, eccomi piombare all’Acquolina la sera di sabato 25 aprile.
Non cercate il posto sui navigatori satellitari, non lo trovereste mai. Andate all’ingresso del paese, poi svoltate in direzione di San Giustino Valdarno e seguite i cartelli per la trattoria. A un certo punto, dovrete svoltare a destra: la strada si farà sterrata, e sarete immediatamente in un altro mondo. Il mondo della campagna, della terra magnifica di quest’angoletto di Toscana da cui tutti passano con l’autostrada, ma che spessissimo sfugge al mordi e fuggi del turismo.
Tizzanini ha aperto l’acquolina circa dieci anni fa. Con lui c’è la dolce moglie Daniela, che ha in appalto il comparto dei dolci. Il resto lo sovrintende Paolo, che più che cuoco è il vostro angelo custode nel percorso del gusto. Anzi, Oste Custode: lui e Beppe Bigazzi, che abita poco lontano e si fa vedere spesso qui, hanno ideato questo “marchio-associazione” che contraddistingue locali ove la figura dell’oste sia davvero riconoscibile, coinvolga la famiglia e onori il territorio proponendo ricette e, soprattutto, prodotti e materie prime del luogo. Da Paolo, tanto per dirne una, non si trovano cochecole e bibite del genere, mentre vanno fortissimo le verdure coltivate poco lontano. Tizzanini del resto accarezza l’idea di creare un’orteria, un’osteria che serva in tavola legumi e contorni coltivati personalmente nel proprio orto.
In attesa di questo traguardo, diamo un colpo di forchetta ai piatti veraci, antichi, sapidi che qui vengono imbanditi, a prezzi onestissimi (35-40 euro tutto compreso, più una bottiglia scelta in un assortimento di grande fascino). Per esempio, è masochistico rinunciare all’antipasto della casa, strutturato in varie piccole portate.
- Fonte: TommasoFarina.com
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